dell’abreazione,
e più in dettaglio, che si desidera una spiaggia appartata, per
trovarci una bottiglia vuota e assicurarsi che il messaggio è
sparito e tuttavia poterlo leggere ugualmente: bisogna avere il
coraggio di ammettere che la dignità dell’impulso ricevuto da
uomini in numero di dieci è disporre di una serie di oggetti in
comune, di fatto una sequenza estranea al potere immateriale degli
interessi responsabili e all’inerzia di un’anima astenica
(seguiva qui altra frase malintesa, come «amarvi gli uni gli altri
in riluttanza sul necesse»). ma è possibile vivere? ovvero, se non
è in questione la morte, e lo è, se sono in gestione le ombre e non
coloro che hanno appreso la musica di questi parti, perché no? ma
ecco finalmente la prova che lo scritto è per chi avrebbe bisogno
degli altri: «se
sono è solo ascoltando»,
intendiamoci,
un simile combattimento è molto meno interessante di quanto in
genere una mantide s’immagini, palpabile nel buio, senza gambe o
con una, malcompresi, anche, i termini della sua pubblicità, senza
rumore o con sei battiti sul verderame, gronda senza, una forte
volontà di spuntarla, perché semmai con una grossa propensione al
fallimento: donde il sospetto di una calda e malsana, saliva, cui non
discende né una mezza convinzione in se stessi né una sponda per
l’individuazione del nemico. in ogni caso è il maneggio che vi
rende disgustosi, e lo spettacolo sempre; ciò nonostante, in una
prova successiva di loconozione nel-del carcere, oppure, nel-del
cercare, si potrebbe assistere alla ridistribuzione dei confini di ogni
atto d’amore e di ogni fossa comune segreta (quello che aveva
l'intestino, voglio dire, in camera, srotolato, non è più in grado
di influenzare la tendenza stabilissima dei sassi). e niente, non era
giusto e farlo giusto, galleggia in aria alcuno banco di nebbia,
cattura le cose malvage che impazienza o un’altra volta ti
sconosce, non esitare pertanto ad andare. è chiaro che un tale
contorcersi di vermi, i virus dandoci lezioni che non sappiamo
imparare