ha
dovuto lasciare, poi torcere, la sua abitudine a essere nato. ché il
desiderio non è cosa in uno specchio, più, è fatto esplodere il
tumore come in questa testimonianza. di linguaggio a riduzione in
panno rosso una tangente, sangue, quelle labbra (lo smalto dei denti
è proprio tolto). aporia ma non leccata, e molto altro, spazio
rimasto vuoto. culla di ossa, che abbiamo ricevuto: linea
tratteggiata dalla gomma nelle feci, bar automatico, e qualche goccia
del vostro cerebrale, non celebrare. non vi è alcun dubbio sugli
oggetti forse grigi, molle a spirale, a chiocciola, accelerato il
crollo delle emissioni, naturalmente è la morte è la morte. si noti
che la funzione è stata intrisa di sudore, sorrisi. abbiamo solo
bisogno di esperire. spirare in un
*
non
trapianto, non amo il gioco non la dimensione della corrente.
procedure di deformazione ossea: è la forza della corda alla mia
testa. carneade, necrologio di un’amica, non ci siamo. sono caduto,
lo lego mentre lo leggo, se non sai nuotare per le lunghe distanze,
spingere il treno deragliato e aprii gli occhi, dubbio nello spazio,
dello spazio, a frattura: l’esperienza e la scomparsa, la speranza
e lo spirito del quadrato semiotico, la linea: allotria, non credere,
non è sufficiente
*
branchie
e ho perso il mio entusiasmo per quello che una volta abbiamo fatto,
falso che è sempre un guardare toccare, ascoltare gustare, annusare:
né si può usare tutto ciò per riferirsi all’argomento detto
avanti ma qui già dimenticato. conservano petrolio, cosmogonia, la
rasatura della pelle, e rasatura contro il grano di siringhe,
congiuntivite di confine. credo di credere sia falso invariato,
tuttavia è una cosa rotta, non disperate. vi è una costante che
mostro, la controversia non essendo una partita di addio alla sera
s’era. scorpioni e cinghie dopo avere ingoiata una rana e vita sia
come la morte, che sinalefe tra le classi. e due decenni, sottile e
sano no non sano a giochicchiare col suo hobby respirare e con
l’amniotico premuto, su ombelicale bene. fino all’errore di rete,
e a rate, ma la notizia non è chiara è tuttavia una cosa rotta, non
disperate. è importante, per molti anni, questi, sono stato un
mostro
*
rimasto
appeso certo giù nelle gonadi, di carne rossa, oppure rompere la
barra e sputare: per l’esercizio, e mungendo un cane grigio a
convertire i risultati della fonte di totale esaurimento fino a
quando l’abitudine è rimessa, lavora, oppure tutto è esalato nel
portare lo spirito a inspirare il fumo nero, mentre esala. l’abuso
spirituale, mettiamo, può portare alla morte, la natura della carne
non è il seme del seme, o un diverso spargimento. il metodo in base
alla quantità poi riesce profetico, lo scheletrogeno imbroglio
(l’embrione) vi è disciolto in distorsione. il cambiamento è
soggetto al potere della macchina, dell’anima, del ghiaccio,
dell’anima, del ghiaccio, della macchina, dell’animale: ecco,
dell’animale, vuole esperienza, spazio semantico e furto
*
era
e richiede domande, fermentazioni, o questa tomba non volare,
presentata nei respiri anche di alcol: gli insetti non vengono
distribuite. nessuna distribuzione, e non vengono distribuite. ma
mostra un paio di forbici, non solo, quota di questo e le attese,
scintille e una gamba mancante contorta o vapore e benzina, chi dice;
per l’estrazione dei denti, l’uncino, i morsi da mangiare, in
strappare le ossa ed estrarre ed attendere i minuti: della
masterizzazione, in tutto l’effetto dei nervi e del sangue il
nostro derma a scansione o l’inferno, vediamo, è una sofisticata
cosa il canto ipnotico di rabbia rispetto a quelli cui non manca
neanche un pacco di antibiotici. furiosamente, come indurre i
migliori rendimenti senza una buona educazione in cristalli
diatetici. è disponibile in internet, se non ho carne, ed ho cucite
le ombre, perché ho ascoltato per ritessere, per riallocare la
partita indietro avanti
*
vuoto
della carne è tenera coscia, asciugamani, aria compressa, labbra
umide, e una tanica misteriosa strofinò il contenuto di glutine.
quando la paura e sterili, il seme sparso a rotule a clavicola, non
si ritiene, gas marrone, anemone, e lentamente l’apertura del
catriosso sepolto, nel cielo, ovviamente sbagliando. ora è una forma
di vendita o meglio di liquidazione. mi sento male prego dio di avere
vertebre di plastica. questa è una mantide del regno: mantenimento
di un singolo metallo-falena: infine prima, se necessario, è
inevitabile che il regno sia in forma di una serie di trappole per la
vendita
*
nel
sangue di capre morte, e poi in piccoli gruppi, seminatrici nubi del
mattino è danneggiato il telefono endogeno, le finestre hanno
tremato con punti, linee di silenzio: no, non possiamo vedere. dietro
di noi, il morso del mattino ma mi sento zona del martello, incudine,
presto volare in fretta, e il fuoco, morto nefelio di dormiveglia
stanco, della conoscenza: il falco pellegrino è in alleanza, per la
gestione dei file dell’iraq nuvoloso: con ustrine, rimosso il
paradosso con ustrine o anche detto destino morboso. orbo cucire la
stanza, in tempo per l’aggiornamento, ma sarà comunque un
materiale solido, sordido che è poi una nicchia, lo sego mentre lo
sento, ma i nostri occhi sono già al sanguinamento causa occasionali
ancora bisogni di trovare nuovi posti di lavoro per i ciechi. è un
lavoro duro, quasi quanto dire eccomi
*
aria
raid, centinaia che sono stati perseguitati, le ciglia morbide,
finiture fumose – di notte sai che non basta. mi ha chiesto di
vivere dove è possibile ottenere una svolta seria. sangria,
confocale, compresa la maniglia posteriore e mi mostra uno strano e
nero, mostra che il mezzo di trasfusione è il sangue. ma è andato
bianco. la nostra salvezza è nella temperatura di transizione
vetrosa, aveva l’abitudine di tangere diversi punti di vista, e ci
aspettiamo che l’iride bruci, sa che c'è una differenza
significativa tra dionaia e dionea una volta persa la propria umiliazione
sul bagnato. panlogismo non attraversare nulla, ombra al buio, il
porfido è una grotta di origine con un sacco di sangue come firma. e
permettersi di vivere pericolosamente: mandarmi a guardare da vicino
i tribunali non superare la somma dell’universo, asino intero, ma
può anche venire dal sogno della sua assenza, richiede la presenza
di altri luoghi, non senza parole
[da: spazio di destot (2004-2012), inedito.]