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martedì 25 giugno 2013
mercoledì 19 giugno 2013
no-go zone / s.menicocci
una frase è una
forma di esaurimento
di un fatto di un’altra frase
fatta per sintetizzare una forma
di sapere non dire / che non lo
sapeva
che (la) cosa non parla è cosa
non sa
questa affermazione
non può essere dimostrata /
l’avvertenza
era chiara / questa negazione:
non (è)
sostituibile con altro
*
è avanzato / va più rapido /
non ci andava
- niente da fare: è utile
in un elenco / n / sono solo
le cose sono anche a caso:
- aveva detto sa cosa aveva /
fa invece il foglio
è stato scritto ma in un’agenda
/ specifica:
non ci si capisce
nulla / - è inutile
*
in questa stanza / scatola
affermativa
detto uno dentro / fuori: due
detto due dentro / fuori: tre
la breve serie evince qualcosa dentro dire
la conclusione indecidibile è / doppia: lo
zero
non può essere detto / il
silenzio
è uno: (che non dice che)
*
così tanti dettagli è per la
pigrizia (nemmeno)
ché a vederli / ci vuole non ci
voleva
una descrizione del non /
descrivere (vero)
/ deve farsene una altrimenti
il muscolo ciliare non è mai
rilassato
così il reale / n / è
razio:nato monotono
perché smentito l’occhio (esterno / orbitato / ma )
questo ‘già lì’ istituisce / non rispecchia
tutto
tranne se lo scarto stesso
*
è uno stato lui di
(due) cose
verticale su orizzontali /
quale
giace (a terra) / dove dovrebbe
già che c’era non lo sa
quanti sono / svègliati da / quanto e quanto
sbadigli che nel perimetro è scritto (bianco su uno
sfondato / nero):
vince chi arriva chi arriva
ultimo
si riduce con la mano alzata meglio (non
salutare)
vale anche per i nostri
vostri
quelli lui li abolirebbe
ché ne dici
*
la parola «avvenire» / peter handke. 1966
Qualcosa avviene. Perché avvenga, bisogna che un altro avvenimento si modifichi; oppure qualcosa che finora era senza movimento dovrà muoversi. Se qualcosa resta sempre immobile, non gli avverrà niente; o si muoverà da solo, o qualcos’altro lo farà muovere dall’esterno: allora sarà avvenuto qualcosa. Non c’è bisogno che un altro veda il movimento; non c’è bisogno che esso venga udito; anche il pensiero è un movimento, per quanto sia invisibile: se il pensiero nasce, la cosa avviene. Anche il dolore che nasce è un movimento; nasce nel corpo che uno osserva, senza che colui che osserva il corpo lo senta; avviene perché si è mosso qualcosa che finora in quel corpo era senza movimento. Quando qualcosa comincia, avviene; quando qualcosa si modifica, avviene; ma se qualcosa rimane sempre uguale, immobile o in movimento che sia, se qualcosa né si modifica da solo né viene modificato dall’esterno, non gli avverrà niente; se qualcosa si svolge nell’ordine naturale che gli è dato senza mai modificarsi, allora, anche se si muove, non gli avverrà niente. Nello scarico, che puzza sempre di latte putrido e d’acqua marcia, niente avviene e niente è avvenuto, sì invece in colui che vi si china sopra e a un tratto ne ingoia nel corpo l’odore.
Ciò che avveniva nel frattempo:
[Peter Handke, I calabroni, trad. it. di Bruna Bianchi, SE, Milano 2004]
giovedì 13 giugno 2013
Manuel Micaletto @ Ex.it (il video)
Manuel Micaletto @ Ex.it – Materiali fuori contesto, Albinea 12-14 aprile 2013
Pubblicato da
mariangela guatteri
h.
13:58
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domenica 9 giugno 2013
precisiamo che tanto non posso / andrea leonessa. 2013
Connettendosi a quanto detto precedentemente, uno si pensa
capace di organizzare una propria unità, ma come la mettiamo
quest'angoscia sul torso, ecco che questa ruota sull'asse, gira
sul capo, mette in circolo una nausea, un ricordo a prescindere
l'interezza, a compromettere appunto la stabilità della polvere
che povera, sempre, cerca un organico di determinazioni, uno
soltanto che nella polvere uno s'ammazza con gli acari, rimpiange
un pezzo di carne lasciato nel mezzo della stanza, un partire plausibile
dagli scarti, dal sangue appurato come un'unità dell'errore.
(Per il resto, si può anche continuare, dire che tanto altro
dipende dal quoziente, ma è soprattutto ciò che non sa di procedere
che alla fine resta integro, che sarà una rivelazione che tanto non so)
Sarà preciso anche quel balzo che fa saltare un video della caduta
tutto per una croce scelta per vizio, ed allora si è soltanto avanti
un cadavere, ed inizia anche a piovere tanto per fare più merda
come al solito, che accade qualcosa che spinge a credere
che le cose hanno tutte un lavoro a collegare le proprie appendici
ma perché si è sensibili a questo, e resta un mistero di pioggia
caduta quasi on demand del sensazionalismo. (movimento noto
al più come una politica della sopravvalutazione)
capace di organizzare una propria unità, ma come la mettiamo
quest'angoscia sul torso, ecco che questa ruota sull'asse, gira
sul capo, mette in circolo una nausea, un ricordo a prescindere
l'interezza, a compromettere appunto la stabilità della polvere
che povera, sempre, cerca un organico di determinazioni, uno
soltanto che nella polvere uno s'ammazza con gli acari, rimpiange
un pezzo di carne lasciato nel mezzo della stanza, un partire plausibile
dagli scarti, dal sangue appurato come un'unità dell'errore.
(Per il resto, si può anche continuare, dire che tanto altro
dipende dal quoziente, ma è soprattutto ciò che non sa di procedere
che alla fine resta integro, che sarà una rivelazione che tanto non so)
Sarà preciso anche quel balzo che fa saltare un video della caduta
tutto per una croce scelta per vizio, ed allora si è soltanto avanti
un cadavere, ed inizia anche a piovere tanto per fare più merda
come al solito, che accade qualcosa che spinge a credere
che le cose hanno tutte un lavoro a collegare le proprie appendici
ma perché si è sensibili a questo, e resta un mistero di pioggia
caduta quasi on demand del sensazionalismo. (movimento noto
al più come una politica della sopravvalutazione)
venerdì 7 giugno 2013
Luigi Severi @ Ex.it (il video)
Luigi Severi @ Ex.it – Materiali fuori contesto, Albinea 12-14 aprile 2013
Pubblicato da
mariangela guatteri
h.
08:50
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giovedì 6 giugno 2013
lunedì 3 giugno 2013
Lv (garze koan)
vena al
largo, vena folk, senti freddo, un giorno qualsiasi sei morto la risposta
superlocria. l’evoluzione
una opportunità una presenza scenica, diverrai cieco come me morirai. buona
l’idea dei numeri locali. mangiare
di tutto muoversi mangiare cinque capolavori sbattuti al trono notti firmate affondate
in casa in paese nella capitale vietato comprare ammesso rubare. puoi appoggiarti,
calze vuote appese, la voce continua, la voce è niente. pórtati abbastanza
vestiti per tre giorni. distingue naturae debito: il mondo è cambiato. permettiti
lo sforzo, gli anni da saggio. nel periodo di missione mostrò: qualità gestione
versatile. disperso coppie a caccia / salvaritmo infestato trito / sollevava
persino la legge / due 40 vent’anni al limite / ritorno al borgo / anche un corto
/ moderno ricorre a borseggi rilievi / è incapace / l’indice foschia la gente seria
/ ritorno al ginepro ai navigli alle liste / la festa a oltranza al 3,7 / stati fedeli uniti
per mille / cara decadenza tratta bene / bene l’attrazione / avrai deciso. bagno
soda l'universo delle infezioni bolle per filtrare via miglia la missione rendeva
poco i turisti applaudono direi in sintesi un patrimonio umano una chance un introito
un caso di culto non sorvegliato troppa la distanza non faceva che dondolare. prendi dieci
garze. prendi dieci kōan. il
seme prospera, la saliva aumenta.
domenica 2 giugno 2013
Daniele Bellomi @ Ex.it (il video)
Daniele Bellomi @ Ex.it – Materiali fuori contesto, Albinea 12-14 aprile 2013
Pubblicato da
mariangela guatteri
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17:21
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