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lunedì 25 luglio 2016

D. A. Prigov - Sette nuovi racconti su Stalin


1. 
Un giorno durante l’infanzia, Stalin andò con un amico davanti a una macelleria. Stalin afferrò un pezzo di carne e scappò. Lo acchiapparono e gli chiesero: “Lo hai rubato tu?” “No, – rispose – è stato lui.” E l’amico allora venne fatto a pezzi. 



2.
La vita sta andando terribilmente male per il popolo. Si ribella. Gli zar chiamano Stalin e gli dicono: “Porta il popolo sulla Piazza del Senato.” Stalin condusse il popolo, lì c’erano dei gendarmi. Stalin cominciò a sparare, furono uccisi tutti. Più di un milione.


3.
Un giorno Trotskij, Zinov’ev e Bucharin andarono da Stalin e dissero: “Sei ingiusto. Lasciaci parlare.” Stalin prese la pistola dalla scrivania e gli sparò sul posto.
E ordinò di sotterrare subito i cadaveri.


4. 
Un giorno Stalin andò da Lenin a Gorkij. Vide che non c’era nessuno e uccise Lenin. E sotterrò il cadavere senza che nessuno se ne accorgesse. Ritornò a Mosca e disse: “Lenin è morto. Ha lasciato tutto a me.”


5.
Un giorno la moglie andò da Stalin e disse: “Perché hai sottratto tutti i soldi a quelle povere donne? Non è bene.” Stalin prese la pistola dalla scrivania e le sparò sul posto. E ordinò di sotterrare subito il cadavere.


6.
Un giorno Nikita Sergeevič Chruščёv andò da Stalin e disse: “Sei ingiusto. Lasciaci parlare.” Stalin prese la pistola dalla scrivania, ma Chruščёv fece in tempo a sparare per primo e a uccidere Stalin. E ordinò di sotterrare subito il cadavere. 


7.
Un giorno Stalin camminava per strada. La gente lo riconobbe e gridò: “Eccolo, Stalin!” Stalin si mise a correre, e la gente dietro di lui. Lo raggiunsero, lo fecero a pezzi, lo bruciarono e gettarono le sue ceneri nel fiume Moscova. 


*
da Dmitri Aleksandrovič Prigov, Napisannoe s 1975 po 1989 [Scritti dal 1975 al 1989], edizioni Novoe literaturnoe obozrenie, 1997


 Trad. g.r.